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Piante officinali
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Helianthus tuberosus L

heliantus tuberosum

Helianthus tuberosus L.

Famiglia:
Compositae
Nomi volgari: elianto, topinambur, tartufo di canna, patata del Canadà, patata selvatica, girasole tuberoso, carciofo del Canadà, tartufola bastarda, fior di sole, pera di terra.
Etimologia: il nome del genere che significa “sole fiore” è dovuto ai grandi capolini raggiati simili al sole, il nome specifico si riferisce agli organi ipogei.

Morfologia:
pianta perenne, erbacea, infestante, con robusti rizomi tuberosi, fusti eretti, irsuti alta sino a 3 m.
Le foglie sono picciolate, pubescenti, le inferiori ovato-cordate, le altre ovate o lanceolate attenuate alla base, opposte ed alterne hanno lamina superiore verde scura, dentellata.
I capolini, di colore giallo intenso e larghi fino a 8 cm, sono portati da lunghi e sottili peduncoli spesso riuniti in gruppi di 4-5 o più, presentano fiori periferici con lunghe ligule gialle solcate.
I frutti sono acheni.

Distribuzione – habitat – fioritura:
originaria dell’America, alcuni sostengono settentrionale altri meridionale, si è diffusa come infestante in tutta l’Europa, si adatta facilmente alle temperature più diverse, cresce sia nei terreni argillosi, umidi e pesanti sia nei terreni, asciutti e sabbiosi, anche se predilige questi ultimi. In Italia la si può trovare negli incolti, nei luoghi umidi lungo le rive dei corsi d’acqua, negli ambienti ruderali. Fiorisce da agosto a ottobre sino a 800 m.

Proprietà ed usi:
il tubero che somiglia per forma e consistenza ad una patata ma, contrariamente alla patata non contiene amido, contiene invece il 15% circa di glucidi composti quasi esclusivamente dal polisaccaride inulina; adatto quindi, nei regimi ipocalorici degli obesi e dei diabetici. Ricco di vitamine A e B. Il Lactobacillus che contiene lo rende utile alle donne che allattano, buon energetico, adatto nell’alimentazione degli anziani dei convalescenti e dei bambini. Utile per chi soffre di cattiva digestione e stitichezza.
In America è stata sin dai tempi più remoti un’importante pianta alimentare, oggi vive un periodo di riscoperta grazie al diffondersi dei prodotti salutisti, si può usare in cucina in ogni ricetta che richiede la presenza di patate o di farine, con modalità e risultai identici.
In cosmesi il topinambur, può essere usato grattugiato e con aggiunta di olio di mandorle per praticare un peeling delicato e nutriente
La parte verde della pianta può essere usata come foraggio per il bestiame, mentre i fiori dal vivace colore giallo sono bellissimi come recisi, tenendo conto però che questa pratica, rende la pianta sterile.

Curiosità:
“Topinambur” è la trascrizione di una parola brasiliana, ciò ha indotto alcuni a considerare la specie di provenienza sud-americana, diversamente il termine “Patata del Canadà” sembrerebbe indicare l’origine nord-americana come vorrebbero gli orientamenti più recenti.
L’ Helianthus tuberosus è arrivato in Europa in seguito alla scoperta dell'America. Le prime notizie risalgono alla metà del 1500. Gia nel 1616 il naturalista e botanico Fabio Colonna, nella seconda edizione della sua opera “Ecpharais”, scrive di questa pianta indicandola come “Flos solis farnesianus” era infatti coltivato nel “Giardino Farnese “ di Roma, dove era conosciuto con il nome volgare di “girasole articocco”.

Note:
a questo genere appartengono 50 specie di annuali e perenni di elevata statura, originarie dell’America settentrionale e meridionale, a questo genere appartiene anche il più famoso “girasole”(Helianthus annuus).

Sono ottimi i tuberi. Si possono cucinare in umido con aglio e prezzemolo e sono ottimi anche per i risotti. Il sapore si avvicina molto ai carciofi, anche se sono più dolci. Bisogna comunque stare attenti a mangiarli con moderazione per gli effetti che possono provocare (i fagioli al confronto sono rose!).